Il problema vero e proprio è che le persone, per la maggior parte, non hanno le competenze tecniche per poter esprimere lucidamente un proprio giudizio nel merito di una questione tanto rilevante, e vengono subdolamente indirizzate da speciosi individui che si prodigano quotidianamente nel tentativo di confondergli ancor di più le idee per propri, personali interessi. In molti non hanno la minima cognizione di quanto sta accadendo, pensando per l’appunto che il 4 dicembre si voti per la permanenza o meno di Matteo Renzi. Proprio per questo motivo vorrei tentare di spiegare nei prossimi articoli come cambierebbe l’assetto istituzionale del nostro Paese nel caso in cui il popolo italiano voti affinché le modifiche abbiano luogo, cercando, per quanto possibile, di togliere qualche dubbio a chi lo volesse.
Si voterà domenica 4 dicembre dalle ore 7 alle 23 in tutta Italia. Per il referendum costituzionale non è previsto il raggiungimento del quorum, quindi la votazione sarà valida a prescindere da quanti andranno a votare (punto, questo, fondamentale).
Il quesito interno alla scheda elettorale che ci troveremo davanti recita: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della costituzione?”.
Rimando ai prossimi articoli per gli approfondimenti ed i commenti su ogni singolo elemento contenuto all’interno della proposta referendaria.